Facendo seguito all'articolo della Sig.ra Vicepresidente Stella Targetti su Tenews , desideriamo chiarire alcuni aspetti .
Una delegazione del Comitato l'Elba , e non Lei da sola , é contro il caro-traghetti , composta da due elbani e un fiorentino , é stata ricevuta dal Vicepresidente della Giunta Regionale , Sig.ra Stella Targetti, che ringraziamo sentitamente , la quale ci ha evidenziato che la Regione ha un bilancio virtuoso e non intende fare né l'imprenditore né l'armatore , sua scelta politica legittima , diversa dalle altre Regioni Sardegna - Lazio - Campania con società miste pubblico 60% - private , ricordiamo soltanto che nel 2008 la societa' Toremar ha avuto un utile superiore al milione e mezzo di euro ed ha dato alla controllante Tirrenia circa 13 milioni e mezzo di euro . Abbiamo ricordato alla Sig.ra Vice Presidente che a noi risulta invece che i prezzi per l'Elba siano mediamente superiori del 30 % rispetto a quelli di altre isole e ci ha ribadito che la Regione si impegnerà per il futuro di Toremar e affinché ci siano sempre prezzi pubblici controllati e garantiti. Però, essendo il bando per la Toremar tuttora fermo e non sapendo chi siano gli 11 armatori che abbiano le 450.000 miglia marine e un bilancio tra i 50 e i 150 milioni di euro previsti, la nostra preoccupazione è che Toremar, alla fine, passi a Moby, l’altro armatore presente. Se così fosse ci sarà di fatto un monopolio sulle corse perché, per le regole imposte dalle autorità Portuali , in assenza di leggi specifiche e senza Autorità dei Trasporti che vincolano anche le tariffe , un unico vettore ne può fare l’80%. Abbiamo chiesto alla Sig.ra Vicepresidente Targetti di poter cambiare queste regole perché l’80% è assolutamente eccessivo e all'Elba necessitiamo di più concorrenza , facendole presente che a Ischia ci sono 5 compagnie di navigazione e si paga mediamente un 20% in meno per un'ora e mezzo di navigazione rispetto all'ora di navigazione per l'Elba .
Gimmi Ori
L'Elba , e non Lei da sola , é contro il caro-traghetti
Mentre la Regione Toscana proprietaria di Toremar,di Terme,Fiere e Aereoporti(Pisa, Grosseto,l'Aeroporto Internazionale di Marina di Campo(ca novemila passeggeri l'estate scorsa),cerca di comprare sul mercato le azioni di Aereoporto Firenze,effettua una privatizzazione totale di Toremar,con i partecipanti ancora secretati,con cessione delle navi,servizio e rotte,scatta l'indagine dell'Antitrust sui prezzi dei traghetti per l'Elba. Ci sarà un monopolio sui collegamenti marittimi?
Il caso : l'Elba su Repubblica Firenze
martedì 23 novembre 2010
venerdì 19 novembre 2010
Caso Toremar : SIT-IN alla Regione il 22.11.2010
CASO TOREMAR: SIT-IN ALLA REGIONE, IL 22 A FIRENZE
IL COMITATO ELBANO SI DICHIARA INSODDISFATTO DALLE RASSICURAZIONI DELL'ASSESSORE AI TRASPORTI: "UN DISCO DELUDENTISSIMO. UN DOVERE PER I NOSTRI FIGLI FARCI SENTIRE". MOBILITATI ANCHE SU RIFIUTI E SANITA'
Una manifestazione a Firenze. Un sit in davanti alla sede della Regione Toscana, proprietaria di Toremar, per chiedere prezzi più bassi sui traghetti pubblici. L’appuntamento è per il 22 novembre alle 10. Le rassicurazioni della giunta non hanno convinto il comitato locale costituito per chiedere una svolta nel servizio di collegamento marittimo: “Stante il deludentissimo , ripetitivo ‘disco’ dell'assessore Luca Ceccobao – dicono dal comitato - riteniamo doveroso per il nostro futuro e quello dei nostri figli, visto che si procede anche con un bando condizionato a rischio pure di ricorsi, andare a manifestare davanti alla presidenza della Regione Toscana proprietaria di Toremar”.
“A partecipare alla manifestazione - dicono dal comitato – sono invitati i cittadini, le categorie e i sindaci”. Invito esteso anche al comitato Elba sanità e allargato al tema dei rifiuti: “L’Elba come la Campania” vogliono scrivere su uno striscione i manifestanti.
sabato 13 novembre 2010 - 13.54
Foto 1: Il corteo di Portoferraio
http://www.tenews.it/visualizzazione/articolo.asp?IdArticolo=34677
Lunedi' 22.11.2010 dalle 10,00 alle 13,00 , manifestazione statica davanti a Palazzo Strozzi Sacrati Piazza del Duomo 10 Sede della Presidenza e della Giunta della Regione Toscana a Firenze , con lo striscione , Traghetti Elba prezzi più bassi per tutti e un cartello , Caro-Rifiuti l'Elba come la Campania ?
IL COMITATO ELBANO SI DICHIARA INSODDISFATTO DALLE RASSICURAZIONI DELL'ASSESSORE AI TRASPORTI: "UN DISCO DELUDENTISSIMO. UN DOVERE PER I NOSTRI FIGLI FARCI SENTIRE". MOBILITATI ANCHE SU RIFIUTI E SANITA'
Una manifestazione a Firenze. Un sit in davanti alla sede della Regione Toscana, proprietaria di Toremar, per chiedere prezzi più bassi sui traghetti pubblici. L’appuntamento è per il 22 novembre alle 10. Le rassicurazioni della giunta non hanno convinto il comitato locale costituito per chiedere una svolta nel servizio di collegamento marittimo: “Stante il deludentissimo , ripetitivo ‘disco’ dell'assessore Luca Ceccobao – dicono dal comitato - riteniamo doveroso per il nostro futuro e quello dei nostri figli, visto che si procede anche con un bando condizionato a rischio pure di ricorsi, andare a manifestare davanti alla presidenza della Regione Toscana proprietaria di Toremar”.
“A partecipare alla manifestazione - dicono dal comitato – sono invitati i cittadini, le categorie e i sindaci”. Invito esteso anche al comitato Elba sanità e allargato al tema dei rifiuti: “L’Elba come la Campania” vogliono scrivere su uno striscione i manifestanti.
sabato 13 novembre 2010 - 13.54
Foto 1: Il corteo di Portoferraio
http://www.tenews.it/visualizzazione/articolo.asp?IdArticolo=34677
Lunedi' 22.11.2010 dalle 10,00 alle 13,00 , manifestazione statica davanti a Palazzo Strozzi Sacrati Piazza del Duomo 10 Sede della Presidenza e della Giunta della Regione Toscana a Firenze , con lo striscione , Traghetti Elba prezzi più bassi per tutti e un cartello , Caro-Rifiuti l'Elba come la Campania ?
lunedì 8 novembre 2010
1 ) Non riusciamo a capire come non appaia a tutti evidente (vero, amici e compagni del PD?) . 2 ) Diffusa la notizia ( falsa ) che Toremar ha un valore di pochi milioni di euro .
http://www.elbanotizie.it/articolo.asp?key=1128
http://www.tenews.it/visualizzazione/articolo.asp?IdArticolo=34562
DAL CIRCOLO ELBANO “PATRIZIA PISCITELLO” DI SINISTRA E LIBERTA' INTERVIENE SUL CASO TOREMAR.La gestione dei passaggi marittimi è troppo importanti per gli elbani per sottostare solo alle leggi del profitto
pubblicato lunedì 8 novembre 2010 alle ore 8.55.04
"Il servizio di trasporto marittimo per le popolazioni insulari è il presupposto e la base della continuità territoriale, cioè di un diritto fondamentale. Il monitoraggio dell'efficienza, dell'economicità, della sicurezza dei trasporti spettano ad un Ente pubblico che rappresenti il territorio in tutte le sue componenti. La partecipazione del territorio elbano, Comuni in primis, sarebbe stata importante e necessaria fin dalla scelta del tipo di privatizzazione (es. proprietà pubblica e gestione affidata al privato, oppure mista pubblico-privato, come sostiene anche l'Associazione Albergatori), e dalla predisposizione degli atti, poiché gli elbani sono, in queste decisioni, i principali portatori di interesse. Si deve tener presente la specificità della situazione elbana: il trasporto marittimo per l'Elba non si può equiparare al trasporto terrestre tra due località, dove si può scegliere tra treno, autobus od automobile. Il traghetto è indispensabile per lasciare l'isola, è come un ponte, è una via obbligata per uscire dal proprio paese; Non riusciamo a capire come non appaia a tutti evidente (vero, amici e compagni del PD?) che la privatizzazione totale, della proprietà e della gestione, non è la soluzione migliore per gli elbani. Cosa pensereste se fosse istituito un dazio per l'uscita dalla vostra città, il cui prezzo sia fissato dalla legge della domanda e dell'offerta? Sarebbe come mettere sul libero mercato il diritto alla salute, all'acqua, all'aria che respiriamo! Possiamo pensare di affidarne la gestione alla logica del profitto?
Serve una soluzione che tuteli il diritto alla continuità territoriale, sia nel garantire la mobilità della popolazione, sia nel non creare ostacoli all'economia turistica, fonte primaria dell'economia elbana. La soluzione individuata dalla Regione Toscana per l'assetto futuro di Toremar porta invece ad una situazione non controllata e non controllabile dal territorio. L'affidamento, sia pure con un contratto di servizio, ai privati tramuta la gestione delle linee in un business, in un affare in cui l'imprenditore privato ha la finalità prioritaria, se non unica, di creare un profitto d'impresa. Non può essere questa la risposta; noi crediamo fermamente che un diritto della popolazione non possa e non debba avere come risposta un servizio di trasporto ispirato alla legge del profitto. E' stato diffusa la notizia (falsa) che Toremar ha un valore limitato a pochi milioni di euro; in realtà il tentativo di sottostimare il valore di Toremar è preoccupante perchè sembra voler minimizzare, in termini economici, l'introito atteso dall'assegnazione del servizio, e questo ancor prima della valutazione delle offerte. Si creano di fatto le premesse per svendere un patrimonio pubblico, magari con una assegnazione diretta, adducendo motivi di urgenza. La concorrenza vera parte dal concorso per l'assegnazione! Non ci possiamo rimettere ad una concorrenza che potrebbe diventare un cartello, e che, come dimostrano i fatti, non garantisce il livellamento dei prezzi, né la regolarità del servizio, e tantomeno la sicurezza.
Contro una privatizzazione così “selvaggia” e incontrollata, con la Regione che sembra voler rinunciare al suo ruolo di controllo e tutela, si sono espressi non solo alcuni partiti, che pur sostengono il Governo della Regione (Idv, Sel, Prc), ma anche forze imprenditoriali quali gli Albergatori, la Confederazione degli Artigiani (Cna) ed altre ancora, i sindaci di molti Comuni, fino alle voci di molti privati cittadini che, per puro buon senso, ritengono necessario intervenire.
Gli amministratori regionali sono per noi il referente che, nonostante le richieste, non ci coinvolge nelle decisioni che ci riguardano molto da vicino.· Apriamo un tavolo di discussione e concertazione con il territorio, avviando un percorso trasparente verso la privatizzazione, creando le premesse per garantire la concorrenza in nome dell'interesse dei cittadini insulari;
· Portiamo alla luce del sole le offerte (le fantomatiche 11 buste) e verifichiamone la rispondenza ai requisiti del bando, controllando che il concorso sia effettivamente un concorso con più candidati;
· Poniamo con chiarezza le condizioni per il futuro gestore: Tariffe, orari, qualità del servizio, organi cui spetta il controllo, penali.
Negli angoli d'ombra possono fiorire interessi nascosti, ma i diritti dell'Elba non devono essere merce di scambio; per questo siamo certi che la presidenza della nostra Regione saprà traghettare Toremar verso la gestione privata in modo sicuro, economico, efficiente e nell'interesse della collettività".
SEL: "NO ALLA PRIVATIZZAZIONE AL BUIO DI TOREMAR"
DAL CIRCOLO ELBANO DI SINISTRA E LIBERTA' UNA LETTERA ALLA REGIONE: "NON POSSONO ESSERE MERCE DI SCAMBIO I DIRITTI DEI CITTADINI"
Il circolo "Patrizia Piscitello" di Sinistra, Ecologia e Libertà dell'isola d'Elba scrive una lettera aperta agli amministratori regionali sul caso della privatizzazione di Toremar:
"Il servizio di trasporto marittimo per le popolazioni insulari è il presupposto e la base della continuità territoriale, cioè di un diritto fondamentale. Il monitoraggio dell'efficienza, dell'economicità, della sicurezza dei trasporti spettano ad un Ente pubblico che rappresenti il territorio in tutte le sue componenti. La partecipazione del territorio elbano, Comuni in primis, sarebbe stata importante e necessaria fin dalla scelta del tipo di privatizzazione (es. proprietà pubblica e gestione affidata al privato, oppure mista pubblico-privato, come sostiene anche l'Associazione Albergatori), e dalla predisposizione degli atti, poiché gli elbani sono, in queste decisioni, i principali portatori di interesse. Si deve tener presente la specificità della situazione elbana: il trasporto marittimo per l'Elba non si può equiparare al trasporto terrestre tra due località, dove si può scegliere tra treno, autobus od automobile. Il traghetto è indispensabile per lasciare l'isola, è come un ponte, è una via obbligata per uscire dal proprio paese; Non riusciamo a capire come non appaia a tutti evidente (vero, amici e compagni del PD?) che la privatizzazione totale, della proprietà e della gestione, non è la soluzione migliore per gli elbani. Cosa pensereste se fosse istituito un dazio per l'uscita dalla vostra città, il cui prezzo sia fissato dalla legge della domanda e dell'offerta? Sarebbe come mettere sul libero mercato il diritto alla salute, all'acqua, all'aria che respiriamo! Possiamo pensare di affidarne la gestione alla logica del profitto?
Serve una soluzione che tuteli il diritto alla continuità territoriale, sia nel garantire la mobilità della popolazione, sia nel non creare ostacoli all'economia turistica, fonte primaria dell'economia elbana. La soluzione individuata dalla Regione Toscana per l'assetto futuro di Toremar porta invece ad una situazione non controllata e non controllabile dal territorio. L'affidamento, sia pure con un contratto di servizio, ai privati tramuta la gestione delle linee in un business, in un affare in cui l'imprenditore privato ha la finalità prioritaria, se non unica, di creare un profitto d'impresa. Non può essere questa la risposta; noi crediamo fermamente che un diritto della popolazione non possa e non debba avere come risposta un servizio di trasporto ispirato alla legge del profitto. E' stato diffusa la notizia (falsa) che Toremar ha un valore limitato a pochi milioni di euro; in realtà il tentativo di sottostimare il valore di Toremar è preoccupante perchè sembra voler minimizzare, in termini economici, l'introito atteso dall'assegnazione del servizio, e questo ancor prima della valutazione delle offerte. Si creano di fatto le premesse per svendere un patrimonio pubblico, magari con una assegnazione diretta, adducendo motivi di urgenza. La concorrenza vera parte dal concorso per l'assegnazione! Non ci possiamo rimettere ad una concorrenza che potrebbe diventare un cartello, e che, come dimostrano i fatti, non garantisce il livellamento dei prezzi, né la regolarità del servizio, e tantomeno la sicurezza.
Contro una privatizzazione così “selvaggia” e incontrollata, con la Regione che sembra voler rinunciare al suo ruolo di controllo e tutela, si sono espressi non solo alcuni partiti, che pur sostengono il Governo della Regione (Idv, Sel, Prc), ma anche forze imprenditoriali quali gli Albergatori, la Confederazione degli Artigiani (Cna) ed altre ancora, i sindaci di molti Comuni, fino alle voci di molti privati cittadini che, per puro buon senso, ritengono necessario intervenire.
Gli amministratori regionali sono per noi il referente che, nonostante le richieste, non ci coinvolge nelle decisioni che ci riguardano molto da vicino.
· Apriamo un tavolo di discussione e concertazione con il territorio, avviando un percorso trasparente verso la privatizzazione, creando le premesse per garantire la concorrenza in nome dell'interesse dei cittadini insulari;
· Portiamo alla luce del sole le offerte (le fantomatiche 11 buste) e verifichiamone la rispondenza ai requisiti del bando, controllando che il concorso sia effettivamente un concorso con più candidati;
· Poniamo con chiarezza le condizioni per il futuro gestore: Tariffe, orari, qualità del servizio, organi cui spetta il controllo, penali.
Negli angoli d'ombra possono fiorire interessi nascosti, ma i diritti dell'Elba non devono essere merce di scambio; per questo siamo certi che la presidenza della nostra Regione saprà traghettare Toremar verso la gestione privata in modo sicuro, economico, efficiente e nell'interesse della collettività".
lunedì 8 novembre 2010 - 02.06
http://www.tenews.it/visualizzazione/articolo.asp?IdArticolo=34562
DAL CIRCOLO ELBANO “PATRIZIA PISCITELLO” DI SINISTRA E LIBERTA' INTERVIENE SUL CASO TOREMAR.La gestione dei passaggi marittimi è troppo importanti per gli elbani per sottostare solo alle leggi del profitto
pubblicato lunedì 8 novembre 2010 alle ore 8.55.04
"Il servizio di trasporto marittimo per le popolazioni insulari è il presupposto e la base della continuità territoriale, cioè di un diritto fondamentale. Il monitoraggio dell'efficienza, dell'economicità, della sicurezza dei trasporti spettano ad un Ente pubblico che rappresenti il territorio in tutte le sue componenti. La partecipazione del territorio elbano, Comuni in primis, sarebbe stata importante e necessaria fin dalla scelta del tipo di privatizzazione (es. proprietà pubblica e gestione affidata al privato, oppure mista pubblico-privato, come sostiene anche l'Associazione Albergatori), e dalla predisposizione degli atti, poiché gli elbani sono, in queste decisioni, i principali portatori di interesse. Si deve tener presente la specificità della situazione elbana: il trasporto marittimo per l'Elba non si può equiparare al trasporto terrestre tra due località, dove si può scegliere tra treno, autobus od automobile. Il traghetto è indispensabile per lasciare l'isola, è come un ponte, è una via obbligata per uscire dal proprio paese; Non riusciamo a capire come non appaia a tutti evidente (vero, amici e compagni del PD?) che la privatizzazione totale, della proprietà e della gestione, non è la soluzione migliore per gli elbani. Cosa pensereste se fosse istituito un dazio per l'uscita dalla vostra città, il cui prezzo sia fissato dalla legge della domanda e dell'offerta? Sarebbe come mettere sul libero mercato il diritto alla salute, all'acqua, all'aria che respiriamo! Possiamo pensare di affidarne la gestione alla logica del profitto?
Serve una soluzione che tuteli il diritto alla continuità territoriale, sia nel garantire la mobilità della popolazione, sia nel non creare ostacoli all'economia turistica, fonte primaria dell'economia elbana. La soluzione individuata dalla Regione Toscana per l'assetto futuro di Toremar porta invece ad una situazione non controllata e non controllabile dal territorio. L'affidamento, sia pure con un contratto di servizio, ai privati tramuta la gestione delle linee in un business, in un affare in cui l'imprenditore privato ha la finalità prioritaria, se non unica, di creare un profitto d'impresa. Non può essere questa la risposta; noi crediamo fermamente che un diritto della popolazione non possa e non debba avere come risposta un servizio di trasporto ispirato alla legge del profitto. E' stato diffusa la notizia (falsa) che Toremar ha un valore limitato a pochi milioni di euro; in realtà il tentativo di sottostimare il valore di Toremar è preoccupante perchè sembra voler minimizzare, in termini economici, l'introito atteso dall'assegnazione del servizio, e questo ancor prima della valutazione delle offerte. Si creano di fatto le premesse per svendere un patrimonio pubblico, magari con una assegnazione diretta, adducendo motivi di urgenza. La concorrenza vera parte dal concorso per l'assegnazione! Non ci possiamo rimettere ad una concorrenza che potrebbe diventare un cartello, e che, come dimostrano i fatti, non garantisce il livellamento dei prezzi, né la regolarità del servizio, e tantomeno la sicurezza.
Contro una privatizzazione così “selvaggia” e incontrollata, con la Regione che sembra voler rinunciare al suo ruolo di controllo e tutela, si sono espressi non solo alcuni partiti, che pur sostengono il Governo della Regione (Idv, Sel, Prc), ma anche forze imprenditoriali quali gli Albergatori, la Confederazione degli Artigiani (Cna) ed altre ancora, i sindaci di molti Comuni, fino alle voci di molti privati cittadini che, per puro buon senso, ritengono necessario intervenire.
Gli amministratori regionali sono per noi il referente che, nonostante le richieste, non ci coinvolge nelle decisioni che ci riguardano molto da vicino.· Apriamo un tavolo di discussione e concertazione con il territorio, avviando un percorso trasparente verso la privatizzazione, creando le premesse per garantire la concorrenza in nome dell'interesse dei cittadini insulari;
· Portiamo alla luce del sole le offerte (le fantomatiche 11 buste) e verifichiamone la rispondenza ai requisiti del bando, controllando che il concorso sia effettivamente un concorso con più candidati;
· Poniamo con chiarezza le condizioni per il futuro gestore: Tariffe, orari, qualità del servizio, organi cui spetta il controllo, penali.
Negli angoli d'ombra possono fiorire interessi nascosti, ma i diritti dell'Elba non devono essere merce di scambio; per questo siamo certi che la presidenza della nostra Regione saprà traghettare Toremar verso la gestione privata in modo sicuro, economico, efficiente e nell'interesse della collettività".
SEL: "NO ALLA PRIVATIZZAZIONE AL BUIO DI TOREMAR"
DAL CIRCOLO ELBANO DI SINISTRA E LIBERTA' UNA LETTERA ALLA REGIONE: "NON POSSONO ESSERE MERCE DI SCAMBIO I DIRITTI DEI CITTADINI"
Il circolo "Patrizia Piscitello" di Sinistra, Ecologia e Libertà dell'isola d'Elba scrive una lettera aperta agli amministratori regionali sul caso della privatizzazione di Toremar:
"Il servizio di trasporto marittimo per le popolazioni insulari è il presupposto e la base della continuità territoriale, cioè di un diritto fondamentale. Il monitoraggio dell'efficienza, dell'economicità, della sicurezza dei trasporti spettano ad un Ente pubblico che rappresenti il territorio in tutte le sue componenti. La partecipazione del territorio elbano, Comuni in primis, sarebbe stata importante e necessaria fin dalla scelta del tipo di privatizzazione (es. proprietà pubblica e gestione affidata al privato, oppure mista pubblico-privato, come sostiene anche l'Associazione Albergatori), e dalla predisposizione degli atti, poiché gli elbani sono, in queste decisioni, i principali portatori di interesse. Si deve tener presente la specificità della situazione elbana: il trasporto marittimo per l'Elba non si può equiparare al trasporto terrestre tra due località, dove si può scegliere tra treno, autobus od automobile. Il traghetto è indispensabile per lasciare l'isola, è come un ponte, è una via obbligata per uscire dal proprio paese; Non riusciamo a capire come non appaia a tutti evidente (vero, amici e compagni del PD?) che la privatizzazione totale, della proprietà e della gestione, non è la soluzione migliore per gli elbani. Cosa pensereste se fosse istituito un dazio per l'uscita dalla vostra città, il cui prezzo sia fissato dalla legge della domanda e dell'offerta? Sarebbe come mettere sul libero mercato il diritto alla salute, all'acqua, all'aria che respiriamo! Possiamo pensare di affidarne la gestione alla logica del profitto?
Serve una soluzione che tuteli il diritto alla continuità territoriale, sia nel garantire la mobilità della popolazione, sia nel non creare ostacoli all'economia turistica, fonte primaria dell'economia elbana. La soluzione individuata dalla Regione Toscana per l'assetto futuro di Toremar porta invece ad una situazione non controllata e non controllabile dal territorio. L'affidamento, sia pure con un contratto di servizio, ai privati tramuta la gestione delle linee in un business, in un affare in cui l'imprenditore privato ha la finalità prioritaria, se non unica, di creare un profitto d'impresa. Non può essere questa la risposta; noi crediamo fermamente che un diritto della popolazione non possa e non debba avere come risposta un servizio di trasporto ispirato alla legge del profitto. E' stato diffusa la notizia (falsa) che Toremar ha un valore limitato a pochi milioni di euro; in realtà il tentativo di sottostimare il valore di Toremar è preoccupante perchè sembra voler minimizzare, in termini economici, l'introito atteso dall'assegnazione del servizio, e questo ancor prima della valutazione delle offerte. Si creano di fatto le premesse per svendere un patrimonio pubblico, magari con una assegnazione diretta, adducendo motivi di urgenza. La concorrenza vera parte dal concorso per l'assegnazione! Non ci possiamo rimettere ad una concorrenza che potrebbe diventare un cartello, e che, come dimostrano i fatti, non garantisce il livellamento dei prezzi, né la regolarità del servizio, e tantomeno la sicurezza.
Contro una privatizzazione così “selvaggia” e incontrollata, con la Regione che sembra voler rinunciare al suo ruolo di controllo e tutela, si sono espressi non solo alcuni partiti, che pur sostengono il Governo della Regione (Idv, Sel, Prc), ma anche forze imprenditoriali quali gli Albergatori, la Confederazione degli Artigiani (Cna) ed altre ancora, i sindaci di molti Comuni, fino alle voci di molti privati cittadini che, per puro buon senso, ritengono necessario intervenire.
Gli amministratori regionali sono per noi il referente che, nonostante le richieste, non ci coinvolge nelle decisioni che ci riguardano molto da vicino.
· Apriamo un tavolo di discussione e concertazione con il territorio, avviando un percorso trasparente verso la privatizzazione, creando le premesse per garantire la concorrenza in nome dell'interesse dei cittadini insulari;
· Portiamo alla luce del sole le offerte (le fantomatiche 11 buste) e verifichiamone la rispondenza ai requisiti del bando, controllando che il concorso sia effettivamente un concorso con più candidati;
· Poniamo con chiarezza le condizioni per il futuro gestore: Tariffe, orari, qualità del servizio, organi cui spetta il controllo, penali.
Negli angoli d'ombra possono fiorire interessi nascosti, ma i diritti dell'Elba non devono essere merce di scambio; per questo siamo certi che la presidenza della nostra Regione saprà traghettare Toremar verso la gestione privata in modo sicuro, economico, efficiente e nell'interesse della collettività".
lunedì 8 novembre 2010 - 02.06
sabato 6 novembre 2010
Toremar , senza risposte certe , si va a manifestare a Firenze , davanti alla sede della Presidenza della Regione Toscana
http://www.tenews.it/visualizzazione/articolo.asp?IdArticolo=34551
TOREMAR, SENZA RISPOSTE CERTE UN SIT IN A FIRENZE
di Gimmi ORI (portavoce del comitato "l'Elba contro il caro traghetti")
A proposito del pronunciamento sugli slot portuali, dalla strada abbiamo capito benissimo che é solo la richiesta di sospensiva, temporanea, in attesa di giudizio, che un giudice, normale, di un paese normale, privilegia ovviamente il servizio pubblico di linea rispetto a un diritto privato, ma è scritto molto bene che il ricorso presentato da Corsica Sardinia Ferries, dovrà ancora essere esaminato nel merito.
Corsica Sardinia Ferries contesta la legittimità della procedura perché, come a più riprese ribadito dall'amministratore delegato della compagnia, Euan Lonmon, l'attuale ripartizione degli slot non consente la libera concorrenza nei collegamenti tra l'isola e il continente.
Da qui la richiesta di sospensiva del provvedimento. Ma il Tar ha deciso diversamente riconoscendo non tanto la legittimità della procedura quanto la non sussistenza di un danno non risarcibile per la compagnia uscita sconfitta dalla comparazione della propria offerta con quella dell'altro concorrente, Blu Navy.
ps: Siamo in attesa del 12 novembre prossimo con la visita prevista dei vertici regionali all'Elba e se non ci saranno garanzie scritte e chiare con relativi impegni della Regione si andrà a manifestare a Firenze davanti alla sede della presidenza.
sabato 6 novembre 2010 - 12.33
TOREMAR, SENZA RISPOSTE CERTE UN SIT IN A FIRENZE
di Gimmi ORI (portavoce del comitato "l'Elba contro il caro traghetti")
A proposito del pronunciamento sugli slot portuali, dalla strada abbiamo capito benissimo che é solo la richiesta di sospensiva, temporanea, in attesa di giudizio, che un giudice, normale, di un paese normale, privilegia ovviamente il servizio pubblico di linea rispetto a un diritto privato, ma è scritto molto bene che il ricorso presentato da Corsica Sardinia Ferries, dovrà ancora essere esaminato nel merito.
Corsica Sardinia Ferries contesta la legittimità della procedura perché, come a più riprese ribadito dall'amministratore delegato della compagnia, Euan Lonmon, l'attuale ripartizione degli slot non consente la libera concorrenza nei collegamenti tra l'isola e il continente.
Da qui la richiesta di sospensiva del provvedimento. Ma il Tar ha deciso diversamente riconoscendo non tanto la legittimità della procedura quanto la non sussistenza di un danno non risarcibile per la compagnia uscita sconfitta dalla comparazione della propria offerta con quella dell'altro concorrente, Blu Navy.
ps: Siamo in attesa del 12 novembre prossimo con la visita prevista dei vertici regionali all'Elba e se non ci saranno garanzie scritte e chiare con relativi impegni della Regione si andrà a manifestare a Firenze davanti alla sede della presidenza.
sabato 6 novembre 2010 - 12.33
venerdì 5 novembre 2010
Quando si apriranno le undici buste per Toremar , Presidente Rossi ?
http://www.tenews.it/visualizzazione/articolo.asp?IdArticolo=34305
"CHE FINE HA FATTO LA PRIVATIZZAZIONE TOREMAR?"
IL COMITATO ELBANO CHIEDE ALLA REGIONE QUANDO APRIRA' LE BUSTE
"Quando si apriranno le undici buste per Toremar, presidente Rossi?".
E' la domanda che rivolge al presidente della Regione il comitato elbano nato per la battaglia sulle tariffe Toremar dopo aver letto la notizia dell'apertura delle buste di coloro che hanno manifestato interesse per Tirrenia. Il caso è effettivamente ancora del tutto aperto, dopo che la vendita di Toremar è stata di fatto bloccata dalla Regione in coincidenza con la decisione governativa di non riconoscere la priorità dei crediti vantati dalla compagnia pubblica toscana nei confronti di Tirrenia, la società madre a sua volta in corso di privatizzazione
"CHE FINE HA FATTO LA PRIVATIZZAZIONE TOREMAR?"
IL COMITATO ELBANO CHIEDE ALLA REGIONE QUANDO APRIRA' LE BUSTE
"Quando si apriranno le undici buste per Toremar, presidente Rossi?".
E' la domanda che rivolge al presidente della Regione il comitato elbano nato per la battaglia sulle tariffe Toremar dopo aver letto la notizia dell'apertura delle buste di coloro che hanno manifestato interesse per Tirrenia. Il caso è effettivamente ancora del tutto aperto, dopo che la vendita di Toremar è stata di fatto bloccata dalla Regione in coincidenza con la decisione governativa di non riconoscere la priorità dei crediti vantati dalla compagnia pubblica toscana nei confronti di Tirrenia, la società madre a sua volta in corso di privatizzazione
Toremar a chi ? di Florio Pacini da camminando msg. n. 20.192 del 04.11.2010 ore 10,36
Toremar a chi ?
Da quando si è iniziato a parlare della privatizzazione della Toremar si è notato subito un tentativo di indirizzare la nuova proprietà verso un solo soggetto.
Sono stati ammirevoli gli sforzi di alcuni per ottenere il risultato senza esporsi più di tanto e quindi si è messo in campo qualche distrazione e tante parole per nascondere le vere intenzioni.
A inizio anno la dottoressa Paola Mancuso, segretario generale dell’APP, presentò un documento recante le caratteristiche minime per avere diritto a partecipazione alla gara, un vestito cucito su misura per un solo armatore, la Moby Lines. Le associazioni di categoria, gli enti locali e i sindaci adottarono immediatamente il documento proposto dalla segretaria APP.
Noi dicemmo chiaramente che con quel bando così restrittivo avrebbe potuto partecipare solo la Moby Lines. Come d’incanto, quasi per volerci sbugiardare, furono avanzate ben 11 domande d’interesse; poi però di quelle domande non si è saputo più nulla e le buste sono ancora chiuse.
Da fine luglio è iniziata una nuova campagna tesa a sminuire il valore della Toremar tutti gli attori della farsa dicevano che era fallimentare e che se non rientrava del prestito dato a Tirrenia solo un benefattore poteva rilevarla. Solo noi contro corrente, affermavamo che Toremar è solida e solvibile nonostante il debito/credito che vogliono ascrivergli.
Il 5 di Ottobre davanti al consiglio provinciale l’amministratore della Toremar Angelo Roma rispondendo alle domande poste dall’Italia dei Valori dichiarò: il debito di 9,7 milioni di euro è nei confronti dello stato ed è dovuto ad un prestito fatto da Toremar ad un’altra società dello stato la Tirrenia. Il valore di 8 milioni attribuito a Toremar si riferiscono ai soli ammortamenti.
Nessuno dei presenti, sia gli amministratori che i rappresentanti politici anche dell’isola d’Elba, trovarono niente da obbiettare: tutti zitti accettarono quelle dichiarazioni come un fatto normale.
Nessuno che abbia detto: ma allora cosa ci stano raccontando? Cosa c’è sotto?
Dopo quasi un mese dalla nostra denuncia sulla stampa locale, ancora il silenzio. Nessuno che chieda chiarimenti o almeno se abbiamo mentito o detto il vero. Tutti supini in attesa che il passaggio di proprietà sia regolarizzato e sperando “che la tessera vip funzioni anche per la nuova Toremar”. In questi giorni si è visto quale futuro avrà l’isola d’Elba se il nuovo armatore di Toremar sarà Moby Lines il privato già presente sulla tratta.
Alle 17,15 all’ospedale di Portoferraio un paziente con addome acuto necessita di essere trasportato a Livorno per essere operato. Si chiede alla nave delle 18.30 della Moby Lines lo spazio per trasportare il paziente ma il comandante rifiuta di trasporto dell’ambulanza con il paziente a bordo (come avviene di solito). Il malato parte con Toremar delle 20.30; entra in sala operatoria a Livorno alle 00,30; viene operato e per fortuna tutto è finito bene.
Quel rifiuto poteva essere fatale al signor M.M. grazie a dio e a Toremar è tornato a casa.
Domenica 31 Ottobre le condizioni meteo sono pessime e c’è poca richiesta di trasporto. Moby Lines coglie l’occasione e sospende le corse. La sola Toremar garantisce il collegamento con Piombino. Lunedì primo Novembre le condizioni meteo sono ancora brutte nella prima mattinata Moby Lines sospende le corse; nella tarda mattinata aumenta la richiesta di trasporto, perché molti turisti del fine settimana chiedono di rientrare. Allora Moby Lines, vista la richiesta di passaggi e il ritorno economico, decide di partire dalla corsa delle 11,40 in poi. Giustamente un privato parte solo quando conviene.
Vorremo sapere se veramente qualcuno crede che il passaggio di Toremar alla Moby Lines sia la giusta soluzione per questo nostro territorio?
Tutti quelli che continuano a lavorare a favore di Moby Lines curano i propri interessi e non quelli delle comunità dell’arcipelago.
Florio Pacini
ITALIA dei VALORI
Isola d’Elba 0211
Da quando si è iniziato a parlare della privatizzazione della Toremar si è notato subito un tentativo di indirizzare la nuova proprietà verso un solo soggetto.
Sono stati ammirevoli gli sforzi di alcuni per ottenere il risultato senza esporsi più di tanto e quindi si è messo in campo qualche distrazione e tante parole per nascondere le vere intenzioni.
A inizio anno la dottoressa Paola Mancuso, segretario generale dell’APP, presentò un documento recante le caratteristiche minime per avere diritto a partecipazione alla gara, un vestito cucito su misura per un solo armatore, la Moby Lines. Le associazioni di categoria, gli enti locali e i sindaci adottarono immediatamente il documento proposto dalla segretaria APP.
Noi dicemmo chiaramente che con quel bando così restrittivo avrebbe potuto partecipare solo la Moby Lines. Come d’incanto, quasi per volerci sbugiardare, furono avanzate ben 11 domande d’interesse; poi però di quelle domande non si è saputo più nulla e le buste sono ancora chiuse.
Da fine luglio è iniziata una nuova campagna tesa a sminuire il valore della Toremar tutti gli attori della farsa dicevano che era fallimentare e che se non rientrava del prestito dato a Tirrenia solo un benefattore poteva rilevarla. Solo noi contro corrente, affermavamo che Toremar è solida e solvibile nonostante il debito/credito che vogliono ascrivergli.
Il 5 di Ottobre davanti al consiglio provinciale l’amministratore della Toremar Angelo Roma rispondendo alle domande poste dall’Italia dei Valori dichiarò: il debito di 9,7 milioni di euro è nei confronti dello stato ed è dovuto ad un prestito fatto da Toremar ad un’altra società dello stato la Tirrenia. Il valore di 8 milioni attribuito a Toremar si riferiscono ai soli ammortamenti.
Nessuno dei presenti, sia gli amministratori che i rappresentanti politici anche dell’isola d’Elba, trovarono niente da obbiettare: tutti zitti accettarono quelle dichiarazioni come un fatto normale.
Nessuno che abbia detto: ma allora cosa ci stano raccontando? Cosa c’è sotto?
Dopo quasi un mese dalla nostra denuncia sulla stampa locale, ancora il silenzio. Nessuno che chieda chiarimenti o almeno se abbiamo mentito o detto il vero. Tutti supini in attesa che il passaggio di proprietà sia regolarizzato e sperando “che la tessera vip funzioni anche per la nuova Toremar”. In questi giorni si è visto quale futuro avrà l’isola d’Elba se il nuovo armatore di Toremar sarà Moby Lines il privato già presente sulla tratta.
Alle 17,15 all’ospedale di Portoferraio un paziente con addome acuto necessita di essere trasportato a Livorno per essere operato. Si chiede alla nave delle 18.30 della Moby Lines lo spazio per trasportare il paziente ma il comandante rifiuta di trasporto dell’ambulanza con il paziente a bordo (come avviene di solito). Il malato parte con Toremar delle 20.30; entra in sala operatoria a Livorno alle 00,30; viene operato e per fortuna tutto è finito bene.
Quel rifiuto poteva essere fatale al signor M.M. grazie a dio e a Toremar è tornato a casa.
Domenica 31 Ottobre le condizioni meteo sono pessime e c’è poca richiesta di trasporto. Moby Lines coglie l’occasione e sospende le corse. La sola Toremar garantisce il collegamento con Piombino. Lunedì primo Novembre le condizioni meteo sono ancora brutte nella prima mattinata Moby Lines sospende le corse; nella tarda mattinata aumenta la richiesta di trasporto, perché molti turisti del fine settimana chiedono di rientrare. Allora Moby Lines, vista la richiesta di passaggi e il ritorno economico, decide di partire dalla corsa delle 11,40 in poi. Giustamente un privato parte solo quando conviene.
Vorremo sapere se veramente qualcuno crede che il passaggio di Toremar alla Moby Lines sia la giusta soluzione per questo nostro territorio?
Tutti quelli che continuano a lavorare a favore di Moby Lines curano i propri interessi e non quelli delle comunità dell’arcipelago.
Florio Pacini
ITALIA dei VALORI
Isola d’Elba 0211
Bisogna essere obiettivi sulla " Privatizzazione " Toremar
E' propro vero , bisogna essere obiettivi , io non sono un politico , non sono iscritto ad alcun partito o movimento , sono un signor nessuno della strada e obiettivamente la Toremar è l'affare del secolo , e non si capisce perchè debba essere privatizzata per forza quando non è obbligatorio farlo , perchè si debba avere un monopolio del trasporto marittimo , già i prezzi sono alti e così aumenteranno ancora , e poi lo stato che non ha soldi , da Berlusconi ( Roma ) a Rossi ( Firenze ) che tagliano , però daranno più soldi alla Toremar privata che a quella pubblica .
E poi se si deve proprio vendere per forza la Toremar va venduta al miglior offerente al reale prezzo di mercato e non obbligatoriamente ad un armatore , tanto le navi e gli equipaggi sono sempre gli stessi .
Io dico grazie a Toremar , Moby Lines , Blunavy , ma perchè non si da' spazio ad altre due compagnie di navigazione per la concorrenza , visto che dopo dieci anni che non c'erano accosti sono stati trovati dei nuovi accosti e ci sono anche altri due porti oltre a Portoferraio ?
Gimmi Ori
portavoce del costituendo comitato apolitico
" l'Elba , e non Lei da sola , é contro il caro-traghetti , vuole orari intelligenti , e nessuna barriera al porto di Piombino "
P.S.
Visco ha approvato i tagli di Tremonti , anzi avrebbe anche fatto anche di più ...... ?
E poi se si deve proprio vendere per forza la Toremar va venduta al miglior offerente al reale prezzo di mercato e non obbligatoriamente ad un armatore , tanto le navi e gli equipaggi sono sempre gli stessi .
Io dico grazie a Toremar , Moby Lines , Blunavy , ma perchè non si da' spazio ad altre due compagnie di navigazione per la concorrenza , visto che dopo dieci anni che non c'erano accosti sono stati trovati dei nuovi accosti e ci sono anche altri due porti oltre a Portoferraio ?
Gimmi Ori
portavoce del costituendo comitato apolitico
" l'Elba , e non Lei da sola , é contro il caro-traghetti , vuole orari intelligenti , e nessuna barriera al porto di Piombino "
P.S.
Visco ha approvato i tagli di Tremonti , anzi avrebbe anche fatto anche di più ...... ?
Ma l'assessore provinciale al turismo di cosa parla ?
http://www.elbanotizie.it/articolo.asp?key=1119
" Altro elemento che non viene considerato da Pacini è il prezzo del biglietto. Questo incide , nei soggiorni corti fino al 50 per cento sulla costo totale della vacanza. E questo da’ la misura della lontananza della classe politica dai problemi concreti. Problemi che invece sono conosciuti benissimo dagli imprenditori locali , così come lo sono da quelle famiglie che rinunciano ad un fine settimana all’Elba per il costo dei biglietti "
" E come si fa pubblicizzare il prodotto Elba se l’ufficio che dovrebbe farlo viene portato oltre canale? "
" Altro elemento che non viene considerato da Pacini è il prezzo del biglietto. Questo incide , nei soggiorni corti fino al 50 per cento sulla costo totale della vacanza. E questo da’ la misura della lontananza della classe politica dai problemi concreti. Problemi che invece sono conosciuti benissimo dagli imprenditori locali , così come lo sono da quelle famiglie che rinunciano ad un fine settimana all’Elba per il costo dei biglietti "
" E come si fa pubblicizzare il prodotto Elba se l’ufficio che dovrebbe farlo viene portato oltre canale? "
Traghetti, esposto alla Corte dei Conti e all'Agcom
http://iltirreno.gelocal.it/piombino/cronaca/2010/10/20/news/traghetti-esposto-alla-corte-dei-conti-e-all-agcom-2566098
Traghetti, esposto alla Corte dei Conti e all'Agcom
Contestati i buchi negli orari dei collegamenti e i prezzi delle navi
PORTOFERRAIO. Un esposto alla Corte dei Conti e all'Agcom (l'agenzia garante della concorrenza e del mercato) sul tema dei buchi negli orari di partenza dei traghetti da e per l'Elba. Dopo la protesta in piazza uno dei promotori del movimento elbano contro il caro nave, l'albergatore campese Gimmi Ori, mette nero su bianco quello che non va nei collegamenti marittimi effettuati, in particolare, dalla compagnia pubblica. L'esposto, inviato anche all'amministratore unico di Toremar, Angelo Roma, elenca le difficoltà che gli isolani incontrano a causa di orari di arrivo e partenza poco omogenei con partenze sfalzate che lasciano scoperte alcune fasce orarie (soprattutto al mattino e alla sera) nonostante la presenza di tre compagnie. «La mattina presto a Piombino - spiega Ori nell'esposto - partono 4 navi nel giro di un'ora e 25 minuti e poi si aspetta un'ora e 40, fino alle 8,20. Non potrebbe partire una nave ogni ora?». Ori sottolinea poi un altro aspetto dell'organizzazione degli orari che, a suo avviso, costituisce un danno per Toremar: il fatto che compagnie concorrenti pianifichino orari di partenza anticipati di pochi minuti rispetto alle navi della compagnia pubblica «che di conseguenza partono quasi vuote» aggiunge Ori. Nell'esposto, poi, l'albergatore campese pone alcuni quesiti sul tema dei prezzi delle navi Toremar in merito all'addizionale sul bunkeraggio (il supplemento carburante «scomparso nel 2009 - continua Ori - ma i prezzi dei traghetti non sono per niente diminuiti». 20 ottobre 2010
Traghetti, esposto alla Corte dei Conti e all'Agcom
Contestati i buchi negli orari dei collegamenti e i prezzi delle navi
PORTOFERRAIO. Un esposto alla Corte dei Conti e all'Agcom (l'agenzia garante della concorrenza e del mercato) sul tema dei buchi negli orari di partenza dei traghetti da e per l'Elba. Dopo la protesta in piazza uno dei promotori del movimento elbano contro il caro nave, l'albergatore campese Gimmi Ori, mette nero su bianco quello che non va nei collegamenti marittimi effettuati, in particolare, dalla compagnia pubblica. L'esposto, inviato anche all'amministratore unico di Toremar, Angelo Roma, elenca le difficoltà che gli isolani incontrano a causa di orari di arrivo e partenza poco omogenei con partenze sfalzate che lasciano scoperte alcune fasce orarie (soprattutto al mattino e alla sera) nonostante la presenza di tre compagnie. «La mattina presto a Piombino - spiega Ori nell'esposto - partono 4 navi nel giro di un'ora e 25 minuti e poi si aspetta un'ora e 40, fino alle 8,20. Non potrebbe partire una nave ogni ora?». Ori sottolinea poi un altro aspetto dell'organizzazione degli orari che, a suo avviso, costituisce un danno per Toremar: il fatto che compagnie concorrenti pianifichino orari di partenza anticipati di pochi minuti rispetto alle navi della compagnia pubblica «che di conseguenza partono quasi vuote» aggiunge Ori. Nell'esposto, poi, l'albergatore campese pone alcuni quesiti sul tema dei prezzi delle navi Toremar in merito all'addizionale sul bunkeraggio (il supplemento carburante «scomparso nel 2009 - continua Ori - ma i prezzi dei traghetti non sono per niente diminuiti». 20 ottobre 2010
La manifestazione del 29.09.2010 contro il caro-traghetti su RaiTG3Toscana , TeleTirrenoElba , sulla Nazione e sul Tirreno
http://www.tenews.it/visualizzazione/articolo.asp?IdArticolo=33892
"PREZZI PIU' BASSI SUI TRAGHETTI", 250 IN PIAZZA
IERI POMERIGGIO A PORTOFERRAIO IL CORTEO CONTRO IL CARO TRAGHETTI. HANNO PARTECIPATO ANCHE I RAPPRESENTANTI DEI COMUNI E DELLE CATEGORIE. "ORA ASPETTIAMO RISPOSTE DALLA REGIONE SU TOREMAR"
''Traghetti Elba, prezzi più bassi per tutti''. E' questo lo slogan del corteo, composto da circa 250 persone, che ha sfilato per le strade di Portoferraio, all'Isola d'Elba, per protestare contro il ''caro-traghetti'' e, più in generale, per reclamare maggiore qualità nei collegamenti tra l'Elba e il continente. La protesta, sostenuta da associazioni e operatori turistici, si intreccia con la vicenda della privatizzazione della compagnia Toremar. In piazza c'erano anche i rappresentanti dei Comuni isolani.
Una protesta nata e cresciuta su face book, che ha incontrato il sostegno di 900 persone. Ieri a Portoferraio hanno sfilato in 250. E anche se qualcuno si aspettava una affluenza maggiore, è stato ripagato dalla presenza di tutte le otto amministrazioni albane, delle associazioni di categoria, dei sindacati, di imprenditori. Tutti a chiedere tariffe minori sui traghetti, soprattutto pubblici, quelli di Toremar. Tutti a chiedere prezzi più equi per residenti e turisti, prima di vedere la nostra economia turistica in ginocchio.
Promotore della manifestazione un albergatore di Campo nell’Elba, Gimmi Ori. “Ora, legittimati da questa protesta i nostro sindaci potranno farsi portavoce delle nostre richieste presso la provincia, la regione, il ministero e il governo” ha detto a conclusione della manifestazione. Una richiesta accolta dai primi cittadini che presenteranno le istanze del territorio nelle sedi opportune, preoccupati del futuro dell’isola e per le incertezze che ancora contraddistinguono la privatizzazione di Toremar, legata a quella di Tirrenia.
“Stiamo perdendo in competitività – ha detto Franca Rosso, presidente della Confcommercio – il problema delle tariffe dei trasporti marittimi ci sta penalizzando. Aspettiamo risposte dalla regione”. Il corteo, partito alle 17 dal parcheggio ex residence è terminato davanti al comune di Portoferraio, dopo aver ribadito gli obiettivi comuni che l’Elba intende portare avanti per ottenere costi di trasporto adeguati, o almeno pari a quello di altre tratte.
giovedì 30 settembre 2010 - 03.29
"PREZZI PIU' BASSI SUI TRAGHETTI", 250 IN PIAZZA
IERI POMERIGGIO A PORTOFERRAIO IL CORTEO CONTRO IL CARO TRAGHETTI. HANNO PARTECIPATO ANCHE I RAPPRESENTANTI DEI COMUNI E DELLE CATEGORIE. "ORA ASPETTIAMO RISPOSTE DALLA REGIONE SU TOREMAR"
''Traghetti Elba, prezzi più bassi per tutti''. E' questo lo slogan del corteo, composto da circa 250 persone, che ha sfilato per le strade di Portoferraio, all'Isola d'Elba, per protestare contro il ''caro-traghetti'' e, più in generale, per reclamare maggiore qualità nei collegamenti tra l'Elba e il continente. La protesta, sostenuta da associazioni e operatori turistici, si intreccia con la vicenda della privatizzazione della compagnia Toremar. In piazza c'erano anche i rappresentanti dei Comuni isolani.
Una protesta nata e cresciuta su face book, che ha incontrato il sostegno di 900 persone. Ieri a Portoferraio hanno sfilato in 250. E anche se qualcuno si aspettava una affluenza maggiore, è stato ripagato dalla presenza di tutte le otto amministrazioni albane, delle associazioni di categoria, dei sindacati, di imprenditori. Tutti a chiedere tariffe minori sui traghetti, soprattutto pubblici, quelli di Toremar. Tutti a chiedere prezzi più equi per residenti e turisti, prima di vedere la nostra economia turistica in ginocchio.
Promotore della manifestazione un albergatore di Campo nell’Elba, Gimmi Ori. “Ora, legittimati da questa protesta i nostro sindaci potranno farsi portavoce delle nostre richieste presso la provincia, la regione, il ministero e il governo” ha detto a conclusione della manifestazione. Una richiesta accolta dai primi cittadini che presenteranno le istanze del territorio nelle sedi opportune, preoccupati del futuro dell’isola e per le incertezze che ancora contraddistinguono la privatizzazione di Toremar, legata a quella di Tirrenia.
“Stiamo perdendo in competitività – ha detto Franca Rosso, presidente della Confcommercio – il problema delle tariffe dei trasporti marittimi ci sta penalizzando. Aspettiamo risposte dalla regione”. Il corteo, partito alle 17 dal parcheggio ex residence è terminato davanti al comune di Portoferraio, dopo aver ribadito gli obiettivi comuni che l’Elba intende portare avanti per ottenere costi di trasporto adeguati, o almeno pari a quello di altre tratte.
giovedì 30 settembre 2010 - 03.29
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